Paura delle paure

La paura è compagna di vita dell’essere umano.
Se si facesse un sondaggio, tra le paure più comuni, probabilmente risulterebbe prima nella lista la paura della morte.
Ma secondo la mia personale visione esiste una paura ancora più grande o meglio più presente nella vita dell’essere umano: la paura di conoscere se stessi.
Questa paura spaventa molti individui, i quali, per ignorarla, impostano la propria vita sul far finta di niente, sui non detti, sul far buon viso a cattivo gioco per non litigare, mentire per mancanza di coraggio nell’esprimere ciò che veramente si prova o si vorrebbe dire. In sostanza questi individui, crescendo, passano dal comportamento del “bravo bambino” a quello del “brav’uomo”, colui che si comporta sempre secondo le aspettative altrui.
Ma la paura di conoscere se stessi può portare la persona a basare tutta la sua vita su di una colossale menzogna, cioè: “Io mi mostro così, perché a tutti voi piaccio “così”, ma io sono “cosà!”.
Pericolosissimo! La persona vive sempre più in maniera sdoppiata all’interno di un unico corpo!
Ma di cosa si ha veramente paura? Può sembrare un paradosso, ma la cosa che spaventa di più l’individuo è scoprire quanto può essere abile e meraviglioso.
Assurdo? Sì, ma così è!
Parlo per esperienza, dopo anni di seminari di Crescita Personale in cui ho raccolto confidenze di centinaia di persone, vi assicuro che incontrare la parte più bella e abile di noi, spaventa molte persone.
Perché? Il discorso sarebbe molto lungo e non basta certo un articolo per spiegare questo contorto meccanismo della mente.
Quello che mi preme al momento riportare, è che la paura fa parte dell’essere umano almeno quanto ne fa parte il respiro. Non bisogna temerla e neanche giudicarsi pesantemente per questo.
E’ umano avere paura, l’importante è che la paura per le paure non diventi nevrotizzata e imprigioni la persona nel timore di fare qualsiasi cosa! La paura va solo guardata in faccia e affrontata.
Quando il bambino nasce e respira per la prima volta incontra una paura incredibile nel giungere in un “nuovo mondo”. Dalla calda e accogliente placenta, al freddo della sala operatoria, magari attraversando con fatica “il tunnel” che lo ha portato in questa dimensione.
E poi al pensiero della morte si presenta di nuovo la paura.
Nel frattempo, tra la nascita e la morte, ci creiamo tantissime altre paure che ci bloccano e ci portano a non fare quello e a non fare l’altro. In sostanza l’individuo non si permette di vivere a pieno la sua vita e si crea “da solo” un’infinità di limiti.
Inoltre, per un altro meccanismo mentale perverso divento vittima del mio stesso giudizio:” Se mi creo dei limiti e non so superarli, mi giudico una persona debole, insicura, incapace e dunque getto la mia autostima sotto i piedi e la calpesto per bene!”.
Bene, ti stai accorgendo che stai facendo tutto da solo?
Chi può impedirti di vivere la tua vita? Gli altri? La maestra? I tuoi genitori? Il tuo partner?
No, sei solo tu che stai permettendo e alimentando questa condizione, sei tu che permetti agli altri ti dirti COME vivere.
Le persone confondono: essere gentili ed educati non significa necessariamente dare sempre ragione agli altri, non significa sempre accondiscendere “per forza” per poter essere considerato poi “un bravo bambino”.
Un’indicazione importante: tra lo strillare con rabbia al mondo “Ci sono anch’io” e il nascondersi eternamente sotto al tavolo, c’è una via di mezzo, ossia sforzarsi con gentilezza e fermezza ad asserire le proprie opinioni e il proprio volere.
Quando questo non lede la libertà degli altri è più che legittimo.
Il rispetto per gli altri è assolutamente importante ma non deve essere da meno anche il rispetto per te stessi.
C’è solo un modo per sedare le paure: imparare a non avere più paura di se stessi, perché, la maggior parte di esse, si originano da questa.
Nel seminario del Rubino (shameloha.com) le persone si stupiscono sempre come certe paure che si dicono “immotivate” si originino sempre da pesanti giudizi che la persona riversa su di sé.
In sede di seminario, mi sorprese una signora che con la tecnica dedicata alle paure trattò la sua paura per le piume dei volatili ed emerse che essa era sostenuta da una convinzione profonda del tipo “Gli altri non mi amano perché sono cattiva”. Dissolta quella convinzione sparì la paura in soli 10 minuti di seduta.
Impossibile? Applicando questa straordinaria tecnica che agisce sul piano energetico è possibile.
Comunque, il contrario della “paura per se stessi” è “l’Amore per se stessi”.
Dunque se vuoi che gli altri ti ascoltino, ti apprezzino e ti rispettino comincia TU ad ascoltarTI, apprezzarTI e a rispettarTI!
Ringrazio la saggezza di mio padre che mi diceva sempre:” Perché devi avere paura? Non lo sai che la paura è fatta di niente?” – E con questo, lui procedeva facendo qualsiasi cosa senza paura.
E così ho fatto anch’io nella mia vita, ho seguito la sua indicazione: “La paura è fatta di niente”.